Rughe,1 sorgenti dall’acqua,
che scalano il cielo
come da abissi profondi e remoti.
Rabbie e passioni che urlano ai venti
che soffiano vita su miti e leggende;
il greco pensiero qui si fa grande,
bellezza risplende e natura.
Il sole dilaga su erbe e creste di cielo,
su grotte su cave, fossi e pianure.
Col fuoco che l’Etna abbraccia,
tu serbi il respiro del mondo
e disegni di lava le nuove frontiere;
scolpisce negli occhi dei sassi 2
la sua immagine il tempo
che nei mille silenzi riforma
le rughe, sorgenti dall’acqua.
Milano, 26 maggio 2004.
*) qua il nostro amico e poeta si sminuisce e tenta di malcelare la sua splendida poesia.
1) le rughe rappresentano il paesaggio.
2) gli occhi dei sassi sono i fori che il fenomeno carsico manifesta sulle rocce sedimentarie.
A presto, Tino.